lunedì 21 aprile 2014

Survey GUSTO: "Il gusto nel mondo del lavoro: forma o sostanza?"

"HR in tutti i Sensi" Riflessioni sensate sul nostro lavoro: TATTO
Survey indirizzata agli HR Manager di AIDP Abruzzo e Molise

Elaborata da: Milena Ferrante e Silvia Mattioli
Evento GUSTO - locanda La Corte 14 marzo 2014


I NUMERI
5 domande
28 Direttori del Personale intervistati
punti di vista: personale e aziendale
Punteggio da 1 a 5 (da un minimo di 1, affermazione per nulla condivisa a un massimo di 5, affermazione condivisa moltissimo)

1 - GUSTO = VIVERE APPREZZANDO
Cerco sempre di "vivere con gusto" declinando il termine in tutte le sue accezioni: gusto per il cibo, gusto per il bello, gusto per il buono, gusto per il diverso, gusto per l'emozione
Quanto è importante per me? 4,5
Quanto è importante per l'azienda? 3,9

2 - GUSTO = ATTENZIONE ALLA QUALITA' DELLA VITA
credo che la qualità della vita professionale e personale (work-life balance) sia una conquista ancora da raggiungere, c'è ancora molto lavoro da fare, è più raccontata che agita.
Quanto è vero per me? 3,9
Quanto è vero per l'azienda? 3,6

3 - GUSTO = PIACERE
Il gusto per il lavoro, il piacere di impegnarmi a capofitto, il piacere dello studio, dell'approfondimento, della sfida, sono comportamenti e valori fondamentali ed indispensabili.
Quanto sono riconosciuti da me? 4,4
Quanto sono premiati dall'azienda? 3,7

4 - GUSTO = AUTOMOTIVAZIONE
Lavorare bene, cercare sempre il meglio, dare tutto me stesso puntando sempre un valore aggiunto mi da la carica per cercare sempre nuove sfide, mi motiva e soddisfa al di là delle gratifiche.
Quanto è vero per me? 4,7
Quanto è vero per l'azienda? 3,9

5 - GUSTO = FORMA
La forma, l'estetica, i modi, il contenitore sono fondamentali per raggiungere l'obiettivo, in un mondo sempre più legato all'immagine è inaccettabile un "prodotto", un manager che non "badi alla forma"
Quanto è vero per me? 4,2
Quanto è vero per la l'azienda? 3,9


venerdì 18 aprile 2014

VIAGGIO NEL TEMPO - Orario di lavoro e progresso è ora di cambiare qualcosa? (video)




Il viaggio nel tempo, come cambia il mondo del lavoro e cosa si sta facendo nel concreto per renderlo più flessibile e più moderno. E in qualche modo più umano.
Questo è l'argomento della puntata numero 27-2014 di "Parliamone...". Ospite in studio con Paolo Sinibaldi è la  vice-presidente Abruzzo-Molise dell'Aidp(associazione italiana direttori del personale): Elisa Antonioni.
La telecamera di Luca Romano è andata invece a testimoniare il contenuto dell'interessante convegno organizzato proprio dall'Aidp presso le Torri Camuzzi di Pescara, "Il viaggio nel tempo"... è ora di cambiare qualcosa? Probabilmente il momento è arrivato.
Ne abbiamo parlato con gli intervistati esterni: Raffaele Credidio (presidente Aidp Abruzzo-Molise); Gianmaurizio Cazzarolli (manager Tetra Pak); Gianluca Nardone (direttore personale Fater); Andrea Bonanni Caione (moderatore evento); Luca Beatrice (critico d'arte).

video: http://www.youtube.com/watch?v=GNYabHF3dxA&app=desktop

"IL GUSTO" Quando la forma supera la sostanza.


"IL GUSTO" Quando la forma supera la sostanza.
5' Evento AIDP  A&M : HR in tutti i sensi.

“Si chiamano sapori le sensazioni specifiche dettate dal senso del gusto” ed AIDP Abruzzo e Molise fa assaporare il gusto del ruolo dell’ HR d’impresa, mixando l’arte del fare le cose con gusto in azienda con quella dei cuochi in cucina.
Marco Dau -3G SpA
Fare l’HR dunque non è solo questione di sostanza, ovvero  di gestione efficace degli uomini di un’ azienda ma anche di gusto nel proprio lavoro, di forma!
Come ricorda il Presidente AIDP A&M, Raffaele Credidio, il termine gusto ricorre spesso nel nostro frasario quotidiano: avere gusto, levarsi il gusto, per il gusto di, ecc. eppure spesso chi deve comunicare questa positività del fare, non la lascia percepire o non la sa stimolare negli altri, mancando nella comunicazione. Il gusto del fare e la capacità di trasmettere motivazione e positività, è il primo ingrediente per un Hr di successo.
Ma per essere un riferimento di una collettività aziendale occorre avere anche il gusto per la diversità, per ciò che è differente dal nostro modo di pensare e di impostare il lavoro. Le multinazionalioffrono ai propri dirigenti l’opportunità di interagire con manager di diverse culture sociali e professionali in grado di arricchire il patrimonio umano aziendale.
Tuttavia è indiscutibile che ciò che è bello, accattivante nella forma, espressione di arte e di armonia delle linee, non conosce confini geografici. Il gusto del bello e l’attenzione per l’aspetto estetico hanno veramente valore se abbinati alla sostanza, all’efficienza del prodotto o servizio: lo sapeva bene Steve Jobs.  Vivere circondati dal bello, da paesaggi stimolanti è un altro fattore di forza del senso del gusto.  Chi ha il compito di valorizzare le persone, continua Credidio, deve avere anche il coraggio di scegliere il bello, soprattutto se questo può impattare sul benessere e conseguentemente sulla produttività delle persone.
Noi italiani inseguiamo la bellezza e abbiamo gusto, lo sa per esperienza diretta il Dott. Marco Dau, General Director della 3G Spa e Chef di cucina. Coniugare l'arte del management e del risultato con il gusto richiede doti da chef stellato "Serve ordine, capacità di delega, sincronismo, rapporti funzionali e gerarchici tanto nella brigata di cucina quanto nel team aziendale."
Il verbo gustare, secondo l’esimia Enciclopedia Treccani, significa “avvertire e distinguere il sapore di qualcosa”. L’assaggio è sicuramente il momento più importante, più delicato, che coinvolge tutti i sensi e dà il via alla percezione del mondo esterno, di ciò che sentiamo ed immaginiamo. Il gustare  in azienda , secondo il Marco Dau, è da intendersi come attenzione al piacere, come attenzione agli equilibri, all’armonia dell’ambiente, delle relazioni e dei colori.
La sua passione per la cucina gli ha insegnato a coniugare arte e bellezza, colori e profumi, occhio e gusto.
Per Marco Dau la sensibilità al gusto porta all’evoluzione, al bene sociale. Lo dimostra la storia e lo evidenziano gli esempi lungimiranti di grandi aziende come  TOD’S, NESTLE e GLASSDOOR che hanno fatto del welfare d’impresa il loro punto di crescita e "Chi comprende che è in atto questo cambiamento può    ancora competere".
L’augurio quindi di AIDP A&M non può che essere quello di assaggiare, di testare le Vostre realtà d’impresa e di vita quotidiana, cercando di recuperare il senso del gusto e la piacevolezza del bello. (Elena Prizzi)

AIDP crescere per piacere