Relatori di
questo incontro: Dott. De Lisa Pasquale
(azienda Dompé – settore farmaceutico) e Dott.ssa
Mattioli Silvia (azienda Quartiglia – settore alimentare). Due aziende
apparentemente diverse per tipologia, ma unite da un comune denominatore: le
Persone.
Il primo a
relazionare è il Dott. De Lisa (HR
Senior Manager) che inizia illustrando la storia, i numeri ed i marchi
dell’azienda Dompé con base abruzzese nella prov de L’Aquila.
La
mission aziendale è: "Il nostro obiettivo è trovare soluzioni
innovative per migliorare la salute dell'Uomo. Il nostro impegno è trasformare
gli sforzi in ricerca con passione, competenza e coraggio."
Con
una mission così importante si capisce come in azienda siano fondamentali le
performance del personale impiegato e quanta attenzione e passione ci si metta
nella gestione delle valutazioni del personale stesso.
Tecnicamente,
la valutazione del personale, parte dall’inserimento di ogni singolo dipendente
sulla intranet aziendale per poi passare alla valutazione delle competenze.
Queste ultime si dividono in: Conoscenze (discipline di riferimento,
istituzioni e normative, mercato, processi e procedure, tecnologie) e Capacità
(manageriali e leadership, business, working style).
Per
quanto riguarda le capacità, queste vengono inserite in una tabella, distinte
per “grade” in base ai ruoli ed a questi viene dato un punteggio. Un altro
aspetto importante, che concorre alla valutazione, è quello dedicato alla
“condivisione dei Valori Aziendali”: integrità, velocità, conoscenza, cura del
dettaglio, lavoro di squadra, passione, affidabilità e flessibilità.
La
valutazione sulla copertura e tenuta del ruolo, viene sintetizzata con quattro
lettere: “A” supera le aspettative, “B” in linea con il ruolo, “C” necessita di
miglioramenti, “D” non copre il ruolo. Cosa osserva il sistema di valutazione
“ABCD”? Il sistema valuta due aspetti principali: Conoscenza e Capacità
(completezza professionale, tecnica manageriale) e Guida e Direzione (livello
di autonomia posseduto, capacità di assumere e richiedere delega, livello di
monitoraggio necessario, livello di supporto necessario).
L’iter
di valutazione “ABCD” si divide in cinque momenti o tappe: assegnazione
obiettivi, mid year check, valutazione copertura del ruolo, calibration,
restituzione del feedback al dipendente. Di questo “iter” un momento
interessante ed originale riguarda la “calibration” dove ogni capo settore è
tenuto, in apposite riunioni di vertice, ad esporre la valutazione di ogni
singolo dipendente in riferimento a quell’anno, in modo da dare la possibilità
agli altri capo settore che in quell’anno hanno avuto modo di collaborare con
il dipendente, di integrare la valutazione annuale.
Buoni
sono i livelli sulla gestione dei piani di sviluppo e percorsi formativi. Unico
neo riguardo alla “job rotation” legata soprattutto al delicato settore ed alle
alte competenze richieste per ogni singola mansione.
Un
sistema di valutazione, quello dell’azienda Dompé, che viene applicato da due
anni, molto interessante, “SMART” come ci piace definirlo che sicuramente può
essere duplicato in altri contesti aziendali.
Successivamente,
è stata la volta della Dott.ssa Mattioli
(Direttore del Personale) che ha presentato l’azienda Quartiglia.
La riflessione inizia con dei
cenni storici su modelli di valutazione che risalgono al 250 d.c. attribuiti
alla dinastia cinese Wei che introdusse la figura del “valutatore imperiale”,
con il compito di valutare i comportamenti tenuti dai dignitari di corte! Da
qui la metafora con il “pinguino imperatore” e le sue caratteristiche. Esso è
un animale sociale. Un modello di: economia energetica, sobrietà e resistenza,
modalità riproduttiva eccezionale, modello di fedeltà, tolleranza, tenacia ed
orientamento al raggiungimento degli obiettivi. A metà degli anni 80, da patrimonio esclusivo
delle multinazionali americane, la valutazione si inizia a diffondere anche
nelle aziende italiane, ma ad oggi è utilizzata solo dal 30% di esse. A questo
punto sorge una o più domande: il sistema di valutazione è un bisogno? E’ un
desiderio? E’ una scelta?... Quali possono essere le difficoltà nell’applicare
un sistema di valutazione delle persone? Alcune motivazioni potrebbero essere
quelle di dare feedback negativi, di trovare tempo per monitorare le
performance, nel trovare gli obiettivi e assegnarli, nel saper gestire il
collaboratore anche in caso di giudizio positivo. Anche in Quartiglia, in cui
non appare formalmente un sistema codificato di valutazione della prestazione
del potenziale, di fatto tutte le decisioni aziendali vengono prese sulla base
di una serie di scelte di natura gestionale, che nascono sempre dalla
valutazione dei propri collaboratori. Il “sistema” c’è! Ma ha alcune
imperfezioni: non è esplicito, non è conosciuto, non è sistematico, non è
condiviso…Il sistema è sicuramente soggettivo… “Valutare (continua la Dott.ssa Mattioli) significa ammettere,
valorizzare e sottolineare le differenze; valutare significa rendere espliciti
parametri e categorie adottate nel giudizio. Valutare implica una precisa
assunzione di responsabilità”. Attualmente, nel “modello Quartiglia” i
commerciali devono raggiungere i target di vendita e non superare gli indici di
reso merce e dunque in realtà si autovalutano. La logistica deve mantenere uno
standard dato dal livello di servizio che se non adeguato li esclude in
automatico.
A conclusione di questa
riflessione, si può affermare che nell’azienda Quartiglia, una valutazione c’è,
intesa come momento di sviluppo delle persone: valutazione nonsu una
performance passata, ma come strumento per progettare e creare percorsi di
crescita personale e professionale. Una valutazione per il futuro, per colmare
lacune, gap, competenze. Una valutazione incentivante e propositive, in quanto
alle Risorse, alle Persone, per crescere occorre dare tempo, bisogna seguirli e
guidarli. Sono gli HR Manager i responsabili dell’utilizzo e dell’efficacia di
questi strumenti. “Non possiamo
aspettarci di raccogliere i fiori che non abbiamo mai seminato” (V.Havel).
Un pomeriggio interessante e
costruttivo, che ha lasciato nei presenti tante nozioni, emozioni e spunti di
riflessione. Un altro incontro che ha aiutato tutti a “CRESCERE PER PIACERE!”.
Al prossimo appuntamento.