Continuano
gli appuntamenti formativi promossi ed
organizzati da AIDP Abruzzo e Molise, riservati agli HR Manager. Nella sala
convegni di Confindustria Pescara, giovedi 4 ottobre 2012, Tommaso Prete e Raffaele Credidio ( rispettivamente
Vicepresidente e Presidente di AIDP Abruzzo e Molise) hanno presentato ed
introdotto l’incontro dal titolo “Sistemi
di valutazione del personale”.
Relatori di
questo incontro: Dott. De Lisa Pasquale
(azienda Dompé – settore farmaceutico) e Dott.ssa
Mattioli Silvia (azienda Quartiglia – settore alimentare). Due aziende
apparentemente diverse per tipologia, ma unite da un comune denominatore: le
Persone.
Il primo a
relazionare è il Dott. De Lisa (HR
Senior Manager) che inizia illustrando la storia, i numeri ed i marchi
dell’azienda Dompé con base abruzzese nella prov de L’Aquila.
Dompé è una delle principali aziende
biofarmaceutiche italiane, conta ad oggi circa 500 dipendenti, da sempre
impegnata nello sviluppo di farmaci innovativi per la cura di patologie ad alto
impatto sociale. Un obiettivo che persegue promuovendo e facendosi parte attiva
di un network di eccellenze in tutte le attività della filiera farmaceutica,
dalla ricerca allo sviluppo, dalla produzione alla commercializzazione. Il
centro di produzione opera secondo i più elevati standard qualitativi e
tecnologici del settore e sviluppa farmaci che sono commercializzati in più di
60 Paesi nel mondo. Nel 2010 Dompé ha destinato alla R&S più del 10% del
fatturato e, nel futuro, mira ad essere riconosciuta a livello internazionale
come realtà orientata all'innovazione e focalizzata sullo sviluppo di nuove
molecole per malattie rare e orfane di cura. Nel 2011 il fatturato è stato di
circa 400 milioni di euro. Uno dei suoi brand più conosciuti dal grande
pubblico è sicuramente “OKI”
La
mission aziendale è: "Il nostro obiettivo è trovare soluzioni
innovative per migliorare la salute dell'Uomo. Il nostro impegno è trasformare
gli sforzi in ricerca con passione, competenza e coraggio."
Con
una mission così importante si capisce come in azienda siano fondamentali le
performance del personale impiegato e quanta attenzione e passione ci si metta
nella gestione delle valutazioni del personale stesso.
Tecnicamente,
la valutazione del personale, parte dall’inserimento di ogni singolo dipendente
sulla intranet aziendale per poi passare alla valutazione delle competenze.
Queste ultime si dividono in: Conoscenze (discipline di riferimento,
istituzioni e normative, mercato, processi e procedure, tecnologie) e Capacità
(manageriali e leadership, business, working style).
Per
quanto riguarda le capacità, queste vengono inserite in una tabella, distinte
per “grade” in base ai ruoli ed a questi viene dato un punteggio. Un altro
aspetto importante, che concorre alla valutazione, è quello dedicato alla
“condivisione dei Valori Aziendali”: integrità, velocità, conoscenza, cura del
dettaglio, lavoro di squadra, passione, affidabilità e flessibilità.
La
valutazione sulla copertura e tenuta del ruolo, viene sintetizzata con quattro
lettere: “A” supera le aspettative, “B” in linea con il ruolo, “C” necessita di
miglioramenti, “D” non copre il ruolo. Cosa osserva il sistema di valutazione
“ABCD”? Il sistema valuta due aspetti principali: Conoscenza e Capacità
(completezza professionale, tecnica manageriale) e Guida e Direzione (livello
di autonomia posseduto, capacità di assumere e richiedere delega, livello di
monitoraggio necessario, livello di supporto necessario).
L’iter
di valutazione “ABCD” si divide in cinque momenti o tappe: assegnazione
obiettivi, mid year check, valutazione copertura del ruolo, calibration,
restituzione del feedback al dipendente. Di questo “iter” un momento
interessante ed originale riguarda la “calibration” dove ogni capo settore è
tenuto, in apposite riunioni di vertice, ad esporre la valutazione di ogni
singolo dipendente in riferimento a quell’anno, in modo da dare la possibilità
agli altri capo settore che in quell’anno hanno avuto modo di collaborare con
il dipendente, di integrare la valutazione annuale.
Buoni
sono i livelli sulla gestione dei piani di sviluppo e percorsi formativi. Unico
neo riguardo alla “job rotation” legata soprattutto al delicato settore ed alle
alte competenze richieste per ogni singola mansione.
Un
sistema di valutazione, quello dell’azienda Dompé, che viene applicato da due
anni, molto interessante, “SMART” come ci piace definirlo che sicuramente può
essere duplicato in altri contesti aziendali.
Successivamente,
è stata la volta della Dott.ssa Mattioli
(Direttore del Personale) che ha presentato l’azienda Quartiglia.
Il Gruppo Quartiglia è
ormai una solida realtà che opera con esperienza e professionalità nel mercato Foodservice. La competenza
dimostrata in quasi venticinque anni
di attività hanno posizionato l'azienda come partner di fiducia dei maggiori
interpreti della ristorazione commerciale e collettiva, dell'ospitalità e
dell'enogastronomia. La qualità di un profondo e selezionato portfolio prodotti
- oltre 18.000 referenze fra
alimentari e attrezzature - e l'attenzione crescente alla componente di
servizio sono le linee guida principali sposate dall'azienda e che le
permettono di servire oltre 10.000
clienti sul solo territorio nazionale. Il Gruppo Quartiglia si pone
inoltre come testimonial di rilievo del Gusto made in Italy, promuovendo
i valori del patrimonio enogastronomico italiano anche nelle principali
città d'Europa. Il fatturato del Gruppo per il 2011 è stato di 130 milioni di
euro. Al suo interno: 140 dipendenti, 37 capi area e 200 agenti. La Dott.ssa
Mattioli approccia al tema della valutazione del personale con un taglio
decisamente “emozionale” accompagnando la platea in una storia, un viaggio,
utilizzando la metafora de “la marcia dei pinguini”. Un cammino, una
riflessione, tanti interrogativi, qualche convinzione e molti spunti di
riflessione. Non viene illustrato un modello applicato e statico di valutazione
del personale, in quanto la Dott.ssa Mattioli, ritiene che un “modello” in
Quartiglia non c’è…ma sarà vero?
La riflessione inizia con dei
cenni storici su modelli di valutazione che risalgono al 250 d.c. attribuiti
alla dinastia cinese Wei che introdusse la figura del “valutatore imperiale”,
con il compito di valutare i comportamenti tenuti dai dignitari di corte! Da
qui la metafora con il “pinguino imperatore” e le sue caratteristiche. Esso è
un animale sociale. Un modello di: economia energetica, sobrietà e resistenza,
modalità riproduttiva eccezionale, modello di fedeltà, tolleranza, tenacia ed
orientamento al raggiungimento degli obiettivi. A metà degli anni 80, da patrimonio esclusivo
delle multinazionali americane, la valutazione si inizia a diffondere anche
nelle aziende italiane, ma ad oggi è utilizzata solo dal 30% di esse. A questo
punto sorge una o più domande: il sistema di valutazione è un bisogno? E’ un
desiderio? E’ una scelta?... Quali possono essere le difficoltà nell’applicare
un sistema di valutazione delle persone? Alcune motivazioni potrebbero essere
quelle di dare feedback negativi, di trovare tempo per monitorare le
performance, nel trovare gli obiettivi e assegnarli, nel saper gestire il
collaboratore anche in caso di giudizio positivo. Anche in Quartiglia, in cui
non appare formalmente un sistema codificato di valutazione della prestazione
del potenziale, di fatto tutte le decisioni aziendali vengono prese sulla base
di una serie di scelte di natura gestionale, che nascono sempre dalla
valutazione dei propri collaboratori. Il “sistema” c’è! Ma ha alcune
imperfezioni: non è esplicito, non è conosciuto, non è sistematico, non è
condiviso…Il sistema è sicuramente soggettivo… “Valutare (continua la Dott.ssa Mattioli) significa ammettere,
valorizzare e sottolineare le differenze; valutare significa rendere espliciti
parametri e categorie adottate nel giudizio. Valutare implica una precisa
assunzione di responsabilità”. Attualmente, nel “modello Quartiglia” i
commerciali devono raggiungere i target di vendita e non superare gli indici di
reso merce e dunque in realtà si autovalutano. La logistica deve mantenere uno
standard dato dal livello di servizio che se non adeguato li esclude in
automatico.
A conclusione di questa
riflessione, si può affermare che nell’azienda Quartiglia, una valutazione c’è,
intesa come momento di sviluppo delle persone: valutazione nonsu una
performance passata, ma come strumento per progettare e creare percorsi di
crescita personale e professionale. Una valutazione per il futuro, per colmare
lacune, gap, competenze. Una valutazione incentivante e propositive, in quanto
alle Risorse, alle Persone, per crescere occorre dare tempo, bisogna seguirli e
guidarli. Sono gli HR Manager i responsabili dell’utilizzo e dell’efficacia di
questi strumenti. “Non possiamo
aspettarci di raccogliere i fiori che non abbiamo mai seminato” (V.Havel).
Un pomeriggio interessante e
costruttivo, che ha lasciato nei presenti tante nozioni, emozioni e spunti di
riflessione. Un altro incontro che ha aiutato tutti a “CRESCERE PER PIACERE!”.
Al prossimo appuntamento.
Nessun commento:
Posta un commento