domenica 2 dicembre 2012
In rete - newsletter novembre 2012
il sito di Enzo Memoli
per approfondire e per trovare nuove risposte se vi è venuta qualche domanda!
Legalink - newsletter novembre 2012
Ho
necessità di utilizzare un lavoratore già assunto a tempo determinato per le
medesime mansioni per le quali è già stato impiegato in azienda, ma non è
ancora spirato il lasso temporale previsto dalla recente riforma. Posso
assumerlo con contratto di somministrazione a tempo determinato?
“Il
periodo di necessaria vacanza tra due contratti a termine, previsto dall’art. 5,
comma 3, d.lgs. n. 368/2011, periodo, tra l’altro, portato a 60 e 90 giorni,
secondo la durata del primo rapporto, in base alla recente modifica introdotta
dalla riforma del mercato del lavoro, non si applica alla disciplina del
contratto di lavoro dei dipendenti in somministrazione a tempo determinato. Da
ciò ne deriva che per rispondere ad una non programmata esigenza di reimpiego di
una risorsa già assunta con contratto a termine, si può fare ricorso all’istituto della
somministrazione.
A
questo proposito, però, occorre tener conto della recente modifica in merito al
computo del periodo massimo di impiego del contratto a tempo determinato.
Infatti la riforma ha esteso a tutti i settori la regola, già prevista da
alcuni contratti collettivi, in virtù della quale occorre includere anche i
periodi di missione in regime di somministrazione a tempo determinato, ai fini
della determinazione del periodo massimo di 36 mesi previsto dall’art. 5, comma
4 bis, d.lgs. n. 368/2001 (in merito vedasi anche Circ. Min. Lav. n. 18/2012 e
Risp. Interp. Min. lav. n. 32/2012).
Si
noti peraltro che la recente riforma normativa non ha abrogato i precedenti
limiti di utilizzo previsti dai vari contratti collettivi, aventi ad oggetto la
somministrazione di lavoro e/ o l’uso promiscuo di quest’ultimo istituto e del
contratto a tempo determinato, sicché con
riferimento a tale ultimo aspetto, devono ad oggi ritenersi vigenti entrambi i
regimi temporali.”
Editoriale - newsletter novembre 2012
Cari soci
È con estremo piacere
che vi presento uno dei prossimi appuntamenti AIDP Abruzzo e Molise:
La gestione della motivazione con Enzo Memoli il 29
Novembre prossimo... Coniugheremo il mondo dell’intrattenimento con quello
della formazione!!!!
Questo testimonial
d'eccezione, noto per l'aria scanzonata con cui affronta tematiche d'impatto
per la gestione delle risorse umane, è diventato celebre anche tra i manager
più scettici, portando la verve napoletana e l'energia del Vesuvio
nelle sue attività.
Apprendimento ed emozioni
sono bene coniugate con le tecniche delle arti visive e teatrali, che Memoli
adopera con maestria nei suoi coinvolgenti workshop. Simpatia ed ironia sono
alla base di un' analisi seria ma non seriosa delle dinamiche d'azienda, dove la Persona è sempre protagonista.
Le leve creative con cui
propone le tematiche d'impresa, offrono delle nuove chiavi di lettura delle
azioni manageriale, spingendo ad un approccio “fuori dagli schemi” nella
gestione del personale.
Non basta più
portare avanti delle ‘formali’ relazioni industriali, rispettare le
Leggi e il Contratto, informarsi sulle novita’ contributive e fiscali, gestire il dissenso con provvedimenti
disciplinari, gestire criticita’
economiche e finanziarie con cassa integrazione, mobilita’ ecc. ma diventa
indispensabile cercare di capire davvero
cosa pensano le nostre persone, quali sentimenti vivano, quali paure abbiano
relativamente all’incertezza del futuro,
diventa indispensabile agire nel nome di un lavoro che non sia
solo un contratto tra un’azienda e un individuo ma la realizzazione dell’uomo e della donna,
la sua integrazione con la societa’, con la comunita’, sia il luogo dove
trovare amici, persone che condividono parte della tua vita, dove trovare
rispetto, solidarieta’, autonomia sociale, amicizia.
Credo davvero che Memoli possa facilitare AIDP in queste
riflessioni dietro al sorriso, a volte sornione, di questo
professionista vi è un progetto ambizioso e ben strutturato, finalizzato a
dimostrare che si può imparare con allegria, perchè "il
sorriso è il migliore strumento di apprendimento e chi non sorride , in genere,
non ha capito!!!"
Abbiamo avuto già occasione di assistere ad un suo evento e
crediamo possa dare un contributo importante a noi, donne e uomini HR, sempre in cerca di nuovi stimoli e nuove
riflessioni.
Sono particolarmente orgoglioso di aver organizzato l’incontro
insieme agli amici della Pubblica Amministrazione. Si tratta di una novita’
per la nostra associazione e di questo dobbiamo esserne fieri.
Sono inoltre contento di ritrovarci tutti nel teramano, terra ricca di potenzialità dove mi auguro di poter
trovare nuovi amici e nuovi soci...
Vi aspetto quindi numerosi a Casa De Campo,
location accogliente che esalta la
bellezza del nostro territorio, perché come diceva Dostoieski “ La bellezza
salverà il mondo” … e a noi
non resta che provarcisabato 27 ottobre 2012
SISTEMI DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE- 4 ottobre 2012
Relatori di
questo incontro: Dott. De Lisa Pasquale
(azienda Dompé – settore farmaceutico) e Dott.ssa
Mattioli Silvia (azienda Quartiglia – settore alimentare). Due aziende
apparentemente diverse per tipologia, ma unite da un comune denominatore: le
Persone.
Il primo a
relazionare è il Dott. De Lisa (HR
Senior Manager) che inizia illustrando la storia, i numeri ed i marchi
dell’azienda Dompé con base abruzzese nella prov de L’Aquila.
La
mission aziendale è: "Il nostro obiettivo è trovare soluzioni
innovative per migliorare la salute dell'Uomo. Il nostro impegno è trasformare
gli sforzi in ricerca con passione, competenza e coraggio."
Con
una mission così importante si capisce come in azienda siano fondamentali le
performance del personale impiegato e quanta attenzione e passione ci si metta
nella gestione delle valutazioni del personale stesso.
Tecnicamente,
la valutazione del personale, parte dall’inserimento di ogni singolo dipendente
sulla intranet aziendale per poi passare alla valutazione delle competenze.
Queste ultime si dividono in: Conoscenze (discipline di riferimento,
istituzioni e normative, mercato, processi e procedure, tecnologie) e Capacità
(manageriali e leadership, business, working style).
Per
quanto riguarda le capacità, queste vengono inserite in una tabella, distinte
per “grade” in base ai ruoli ed a questi viene dato un punteggio. Un altro
aspetto importante, che concorre alla valutazione, è quello dedicato alla
“condivisione dei Valori Aziendali”: integrità, velocità, conoscenza, cura del
dettaglio, lavoro di squadra, passione, affidabilità e flessibilità.
La
valutazione sulla copertura e tenuta del ruolo, viene sintetizzata con quattro
lettere: “A” supera le aspettative, “B” in linea con il ruolo, “C” necessita di
miglioramenti, “D” non copre il ruolo. Cosa osserva il sistema di valutazione
“ABCD”? Il sistema valuta due aspetti principali: Conoscenza e Capacità
(completezza professionale, tecnica manageriale) e Guida e Direzione (livello
di autonomia posseduto, capacità di assumere e richiedere delega, livello di
monitoraggio necessario, livello di supporto necessario).
L’iter
di valutazione “ABCD” si divide in cinque momenti o tappe: assegnazione
obiettivi, mid year check, valutazione copertura del ruolo, calibration,
restituzione del feedback al dipendente. Di questo “iter” un momento
interessante ed originale riguarda la “calibration” dove ogni capo settore è
tenuto, in apposite riunioni di vertice, ad esporre la valutazione di ogni
singolo dipendente in riferimento a quell’anno, in modo da dare la possibilità
agli altri capo settore che in quell’anno hanno avuto modo di collaborare con
il dipendente, di integrare la valutazione annuale.
Buoni
sono i livelli sulla gestione dei piani di sviluppo e percorsi formativi. Unico
neo riguardo alla “job rotation” legata soprattutto al delicato settore ed alle
alte competenze richieste per ogni singola mansione.
Un
sistema di valutazione, quello dell’azienda Dompé, che viene applicato da due
anni, molto interessante, “SMART” come ci piace definirlo che sicuramente può
essere duplicato in altri contesti aziendali.
Successivamente,
è stata la volta della Dott.ssa Mattioli
(Direttore del Personale) che ha presentato l’azienda Quartiglia.
La riflessione inizia con dei
cenni storici su modelli di valutazione che risalgono al 250 d.c. attribuiti
alla dinastia cinese Wei che introdusse la figura del “valutatore imperiale”,
con il compito di valutare i comportamenti tenuti dai dignitari di corte! Da
qui la metafora con il “pinguino imperatore” e le sue caratteristiche. Esso è
un animale sociale. Un modello di: economia energetica, sobrietà e resistenza,
modalità riproduttiva eccezionale, modello di fedeltà, tolleranza, tenacia ed
orientamento al raggiungimento degli obiettivi. A metà degli anni 80, da patrimonio esclusivo
delle multinazionali americane, la valutazione si inizia a diffondere anche
nelle aziende italiane, ma ad oggi è utilizzata solo dal 30% di esse. A questo
punto sorge una o più domande: il sistema di valutazione è un bisogno? E’ un
desiderio? E’ una scelta?... Quali possono essere le difficoltà nell’applicare
un sistema di valutazione delle persone? Alcune motivazioni potrebbero essere
quelle di dare feedback negativi, di trovare tempo per monitorare le
performance, nel trovare gli obiettivi e assegnarli, nel saper gestire il
collaboratore anche in caso di giudizio positivo. Anche in Quartiglia, in cui
non appare formalmente un sistema codificato di valutazione della prestazione
del potenziale, di fatto tutte le decisioni aziendali vengono prese sulla base
di una serie di scelte di natura gestionale, che nascono sempre dalla
valutazione dei propri collaboratori. Il “sistema” c’è! Ma ha alcune
imperfezioni: non è esplicito, non è conosciuto, non è sistematico, non è
condiviso…Il sistema è sicuramente soggettivo… “Valutare (continua la Dott.ssa Mattioli) significa ammettere,
valorizzare e sottolineare le differenze; valutare significa rendere espliciti
parametri e categorie adottate nel giudizio. Valutare implica una precisa
assunzione di responsabilità”. Attualmente, nel “modello Quartiglia” i
commerciali devono raggiungere i target di vendita e non superare gli indici di
reso merce e dunque in realtà si autovalutano. La logistica deve mantenere uno
standard dato dal livello di servizio che se non adeguato li esclude in
automatico.
A conclusione di questa
riflessione, si può affermare che nell’azienda Quartiglia, una valutazione c’è,
intesa come momento di sviluppo delle persone: valutazione nonsu una
performance passata, ma come strumento per progettare e creare percorsi di
crescita personale e professionale. Una valutazione per il futuro, per colmare
lacune, gap, competenze. Una valutazione incentivante e propositive, in quanto
alle Risorse, alle Persone, per crescere occorre dare tempo, bisogna seguirli e
guidarli. Sono gli HR Manager i responsabili dell’utilizzo e dell’efficacia di
questi strumenti. “Non possiamo
aspettarci di raccogliere i fiori che non abbiamo mai seminato” (V.Havel).
Un pomeriggio interessante e
costruttivo, che ha lasciato nei presenti tante nozioni, emozioni e spunti di
riflessione. Un altro incontro che ha aiutato tutti a “CRESCERE PER PIACERE!”.
Al prossimo appuntamento.
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