“Dal
disincanto del lavoro alle alleanze per le opportunità”, questo il titolo del convegno che si è svolto a
Pescara presso l’Auditorium “Petruzzi” del Museo delle Genti d’Abruzzo, venerdi
8 marzo 2013, organizzato da GiGroup
con il patrocinio della Regione Abruzzo
ed il Gruppo regionale AIDP Abruzzo e Molise.
Obiettivo del convegno è stato quello di presentare la
ricerca “I giovani italiani e la visione
disincantata del lavoro” condotta e relazionata da Elena Sala e Marco
Pizzoni di “OD&M”. La ricerca, effettuata tramite questionari strutturati,
ha studiato il tema del rapporto “Giovani e Lavoro”, sulle tematiche orientamento e ricerca del lavoro, rappresentazioni
del lavoro e apprendistato, raccogliendo il punto di vista dei giovani
italiani di età compresa tra i 15 e i 29 anni e mettendoli a confronto con i
giovani abruzzesi, con degli adulti aventi figli di età compresa tra i 15 e i
29 anni e un gruppo selezionato di 30 aziende abruzzesi . Il moderatore del
convegno, Mauro Tedeschini (direttore quotidiano “Il Centro”), con elegante
maestria ha intervistato e coinvolto nell’analisi dei dati raccolti esponenti
del mercato del lavoro: Raffaele Credidio (Presidente AIDP A&M e Direttore
Risorse Umane “Micron Semiconductor srl”), Riccardo Cavazzini (GiGroup, sponsor
ufficiale dell’evento), Roberto Zecchino (Direttore Risorse Umane “Bosch SpA”),
Roberta Moreschi (Responsabile Sviluppo e Formazione “ Pilkington NSG”), Christian
Corsi (Docente di Economia Aziendale Università degli Studi di Teramo), Germano
De Sanctis (Direttore Settore Politiche del Lavoro Regione Abruzzo), Ernesto
Pellecchia (Direttore Ufficio Scolastico Regione) e Manuela Francini
(Presidente “AGE Abruzzo”).
Raffaele Credidio (Presidente AIDP
A&M) -Il Presidente di AIDP
A&M, Raffaele
Credidio, ha iniziato il suo intervento citando un brano di
Paolo Iacci: la storia del marito che è convinto che la moglie abbia problemi
di udito per poi accorgersi che la vera persona che ha problemi è proprio lui…
Raffaele Credidio - Roberta Moreschi |
“E’ un po’
quello che succede a noi” ha affermato
Credidio, “come genitori di una
generazione di giovani, crediamo che il problema sia il loro “disincanto” verso
il lavoro e invece siamo noi che gli abbiamo spento la voglia di fare, di
costruirsi un futuro…gli abbiamo spento la voglia di sognare…I giovani di oggi
hanno molto in comune con i giovani di ieri, ma c’è una grossa differenza…non
hanno una speranza nel futuro e questo perché siamo i primi a non dargli
fiducia, i primi a dire che se vogliono far carriera devono appoggiarsi a
poteri forti, che non devono fare impresa, che devono puntare al famoso posto
fisso, ecc.”
Roberta Moreschi (AIDP A&M) - Pilkington Italia S.p.A
è parte del gruppo NSG che è leader mondiale nella produzione di vetro, auto,
edilizia e vetri speciali. A San Salvo, oltre all'insediamento Pilkington è
presente con altri due stabilimenti molto più recenti, la Bravo S.r.L. e
La Primo S.r.L. In totale lavorano in questi stabilimenti circa 2500 persone.
L'età media è bassa:
nello stabilimento Pilkington 42 anni, in Primo e in Bravo meno di 35 anni. Utilizziamo
l'apprendistato come strumento per l'inserimento di giovani in azienda. Ai
giovani affidiamo anche posizioni di responsabilità.
Un'osservazione che ho fatto leggendo i dati del survey presentato è
quella relativa alla disponibilità dei ragazzi a muoversi verso paesi anche
lontani. Questa disponibilità è ben vista e incoraggiata sia dai genitori che
dalle aziende. Senz'altro il dato denota flessibilità; la mia preoccupazione è
che il dato sia però frutto della preoccupazione di non poter trovare lavoro in
Abruzzo. Quindi piuttosto che un dato positivo potrebbe essere un dato che
mostra una sorta di rinuncia a battersi per trovare lavoro in Abruzzo. Da qui
il mio appello alla politica, alle imprese e ai ragazzi stessi a voler invece
darsi da fare e promuovere iniziative per avere sempre più opportunità di
lavoro in Abruzzo, pur con un occhio verso il mondo.
Roberto Zecchino (Bosch SpA) - Di origine e formazione accademica abruzzese, Zecchino
racconta la sua storia e quella della sua azienda, dando preziosi consigli ai
tanti giovani intervenuti: avere un ottimo e ricco cv accademico e formativo,
rispettare le tempistiche del piano di studi (le aziende apprezzano i candidati
che portano a termine un percorso di studi nei tempi stabiliti), ottime
conoscenze linguistiche (inglese fluente e un’altra lingua), predisposizione all’internazionalizzazione,
flessibilità, onestà, team working e soprattutto… Passione!
In conclusione, i giovani
italiani ed abruzzesi hanno una buona predisposizione a spostarsi, formarsi e
fare esperienze, il massimo sarebbe riuscire a farlo nella propria regione…
l’Abruzzo.