2015 – 2017: a due anni dalle novità introdotte dal Jobs Act è arrivato il
momento di fare un primo bilancio circa le ricadute delle nuove norme sul mondo
del lavoro. Di questo si è parlato durante l’incontro, tenutosi venerdì 29
Settembre presso lo Studio Legale LabLaw, nell’ambito degli Executive
Circle sul diritto del lavoro e delle relazioni industriali.
Le mansioni, le valutazioni delle performance, il controllo a distanza e la
privacy, le nuove procedure di licenziamento, compreso il nuovo orientamento
della giurisprudenza a favore del licenziamento per profitto, il welfare
aziendale: tutti temi centrali per spiegare e capire il nuovo quadro culturale
che si sta sviluppando intorno alle nuove norme e al mondo del lavoro. Su
questo ha fatto perno l’introduzione del Giornalista Filippo Di Nardo, che ha aperto e moderato l’incontro, cui hanno
preso parte molte figure di spicco del mondo HR della regione Abruzzo. I
relatori dell’incontro sono stati l’Avv. Luca
Failla, Founding Partner di LabLaw, l’Avv. Andrea Bonanni, Managing Partner di LabLaw Pescara, e Alfonso Orfanelli, nella duplice veste
di Presidente AIDP Abruzzo & Molise e di HR Director.
L’Avvocato Failla ha proposto una delle espressioni chiave, divenuta poi
filo conduttore del confronto: “guardare le nuove norme con occhiali nuovi”. È
stato sottolineato, infatti, come il punto cardine della riforma sia
l’introduzione di flessibilità nella vita delle imprese, un Diritto del Lavoro
che inizia a guardare alle aziende, un cambio di prospettiva molto importante
il cui scopo è quello di aiutare a fare Business. Perché, se è vero che le
leggi sul lavoro sono di fondamentale importanza, è pur vero che esse hanno
senso solo se ci sono posti di lavoro.
Altro concetto cardine, portato alla luce dall’Avvocato Bonanni, sta nel
sottolineare l’importanza della “customizzazione” della norma: ciò che manca a
livello normativo, possiamo costruirlo. In che modo? Due sono le vie
principali, percorribili contemporaneamente: da una parte è fondamentale
rivedere i contratti di assunzione, che non possono essere più delle lettere il
cui unico contenuto sia un rimando ai CCNL di riferimento. Bisogna dettagliare
i livelli di prestazione attesi, costruire degli standard, “contrattualizzare
l’aspettativa”, stabilire, in altre parole, le regole del gioco sin
dall’inizio. Dall’altra parte, inoltre, diviene fondamentale per le aziende
dotarsi di regolamenti interni, di policy, che tutti i dipendenti devono
conoscere. Il concetto, dunque, è uno: più regole ci diamo, meno potere
discrezionale lasceremo ai giudici.
Non va tralasciato, inoltre, il fatto che l’atteggiamento del giudice è
molto cambiato: oggi la dicotomia “azienda/soggetto forte – lavoratore/soggetto
debole” non è più tanto accentuata quanto in passato. Basti pensare al fatto
che ai giorni nostri la reintegrazione è diventata residuale ed applicata solo
ove sul CCNL ci sia la clausola conservativa.
A cavallo tra queste e numerose altre considerazioni emerse, si sono
intrecciati i confronti tra i presenti, ciascuno dei quali ha portato la sua
esperienza ed il suo bilancio riguardo l’applicazione della norma. Condivisioni
e scambi di esperienze che hanno mostrato nel complesso un vissuto fino ad ora
positivo nell’applicazione delle nuove norme. Senza tralasciare il fatto che ci
sia ancora molta strada da percorrere, è stato sottolineato come questo sia
comunque un inizio, l’apertura di una strada che col passare degli anni renderà
il mondo del lavoro molto più flessibile e che farà in modo che temi fino a
ieri ancora tabù vengano analizzati e regolamentati. Ad esempio, è stato
evidenziato come sino a dieci anni fa il lavoro somministrato fosse quasi
sconosciuto e come oggi, invece, le Agenzie per il Lavoro siano il primo datore
di lavoro in Italia.
L’incontro si è concluso con una considerazione del Presidente AIDP Abruzzo
& Molise, Alfonso Orfanelli, il quale ha sottolineato come il Jobs Act
possa diventare uno strumento per dare ulteriore valore al lavoro delle HR e
soprattutto come il ruolo delle Risorse Umane sia e possa diventare sempre più
importante nella stipula delle leggi che riguardano il mondo del lavoro.
Manuela Di Guglielmo - Alessandro Pornaro
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